La differenza tra Ventilazione e Respirazione, la risposta scientifica all’atto più antico del mondo

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Vediamo insieme qual è la differenza tra Ventilazione e Respirazione.

Al giorno d’oggi si sente parlare frequentemente di respirazione e della sua importanza per la qualità di vita dell’individuo. Questo è sicuramente dovuto all’introduzione, nella vita quotidiana, di alcune discipline come lo yoga (disciplina antichissima orientale), che permette, con le sue posture dette asana e la sua respirazione detta pranayama, di raggiungere o mantenere una forma fisica adeguata, oppure anche della recente realtà del pilates (disciplina occidentale), che permette, con il suo allungamento tendineo e delle fasce muscolari unito al controllo della respirazione, appunto, di ottenere la stessa cosa, ovvero una vita in armonia con il proprio corpo.

Sebbene l’importanza della respirazione sia ormai acclamata ed evidente, pochi sono coloro che hanno intrapreso un cammino di studio appropriato ed approfondito delle tematiche che la riguardano nello specifico. Finora infatti sono stati tralasciati  molti aspetti, si trovano scarse e frammentarie spiegazioni, a volte persino superficiali, legandola banalmente ed esclusivamente  al suo potere di calmare la mente, di ossigenare bene e meglio i tessuti, di influire sull’io profondo, ma poco analizzata nei suoi aspetti biomeccanici, fisici e pratici.

Finora la respirazione è stata accostata per lo più a questi cliché, al suo aspetto di funzione fisiologica che possa mettere in contatto l’individuo con il suo IO profondo. Analizziamo dunque questa fondamentale funzione fisiologica nei suoi aspetti più specfici, entrando nel dettaglio delle tematiche che la riguardano, con l’obiettivo di spiegare la sua importanza per tutte le persone, non solo apneisti, perché una buona respirazione è una necessità di tutti, non solo di sportivi, di atleti, ma di chiunque, sia nei suoi aspetti meccanici e muscolari che nei suoi aspetti più mentali.

Prima di ogni cosa è bene sottolineare che la Respirazione è una e una sola: la respirazione cellulare, cioè lo scambio gassoso dell’ossigeno e dell’anidride carbonica nelle cellule del nostro organismo. Questo scambio permette infatti alla cellula di creare energia, l’ossigeno ha il compito di ossidare il glicogeno e produrre energia, da questa reazione viene prodotta conseguentemente anidride carbonica, cioè la tossina di scarto. Il compito di portare l’ossigeno alle cellule e di riportare l’anidride carbonica ai polmoni è affidato invece alla circolazione sanguigna, che collega la periferia alla centrale grazie ai vasi e utilizza il cuore per pompare il sangue ricco di ossigeno. Lo scambio gassoso all’interno del nostro corpo è compito di questo circuito, che coinvolge polmoni, cuore e circolazione.

Il compito invece di scambiare l’aria tra l’esterno e l’interno del nostro corpo è compito della ventilazione. La ventilazione, si divide in due atti ventilatori distinti: uno in entrata detto Inspirazione, ed uno in uscita detto espirazione. La ventilazione, dunque, non permette di immettere solo l’ossigeno, ma la totalità dell’aria inspirata, l’aria ambiente appunto. Analogamente non espira solo anidride carbonica, ma la totalità dell’aria. Per comprendere al meglio le percentuali di ciascun gas, studi scientifici attestano che la percentuale di ossigeno contenuta nell’atmosfera ambiente, quindi nell’aria immessa nei polmoni con una inspirazione, sia del 21% mentre il contenuto dell’ossigeno in ua normale espirazione sia del 16%. Il dato dunque che varia in maniera sostanziale nella esitazione è quello dell’anidride carbonica, che corrisponde a 0,4% nell’aria introdotta e ben al 4% nell’aria espirata. L’azoto è del 78% e circa il 2% sono gas nobili. Da questi rapporti percentuali si evince, dunque, che da un normale atto ventilatorio, cioè da una semplice inspirazione ed una espirazione, cioè atto involontario che pratichiamo senza pensarci e svolto automaticamente, si scambiano i gas deputati alla respirazione e rimangono invariati i gas che non contribuiscono alla respirazione cellulare. Un normale atto ventilatorio corrisponde circa a 500cc. e viene detto volume corrente. Ventilare più del normale, cioè scambiare con l’ambiente e conseguentemente espirare più del normale, equivale a Iper-ventilare.

Le tecniche ventilatorie riguardano la bio meccanica della ventilazione, ovvero la muscolatura ventilatoria (sia quella deputata alla ventilazione inspiratoria, sia quella deputata alla ventilazione espiratoria), ed hanno l’obiettivo di aumentarne la capacità.
Una ventilazione inspiratoria volontaria, che permette di immettere più aria del normale volume corrente, viene chiamata riserva inspiratoria. La riserva inspiratoria arriva nella media ad un volume di circa 1.000 cc, mentre la riserva espiratoria (una espirazione forzata che va aldilà di una normale espirazione), arriva nella media ad un volume di circa 1.500 cc. L’obiettivo di allenare la ventilazione è quello di allenare i muscoli deputati alla ventilazione per aumentarne la capacità.
I muscoli ventilatori si dividono in: muscolatura diretta e muscolatura accessoria. Esempio di muscoli diretti espiratori sono: diaframma, retto addominale e pettorali. Esempio di muscoli diretti inspiratori sono: diaframma, intercostali, addominali obliqui e traversi. Si evince in maniera chiara che il muscolo diaframma (il vero protagonista della ventilazione), partecipa attivamente in entrambe le fasi ventilatorie. Gli altri muscoli partecipano in maniera diversa perché corrispondono a catene cinetiche ventilatorie differenti.
Conoscendo le dinamiche della anatomia ventilatoria si può aumentarne l’efficienza, migliorando l’ossigenazione dei tessuti, come anche l’eliminazione della tossina anidride carbonica. Il primo passo dunque per acquisire una corretta ventilazione è conoscere la dinamica ventilatoria per poi allenare la muscolatura necessaria, migliorando la respirazione cellulare.

Speriamo che, grazie a questo articolo, siamo stati in grado di spiegarti qual è la differenza tra Ventilazione e Respirazione.

La differenza tra ventilazione e respirazione