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La nostra storia

Liquidum nasce dall’incontro di due amici, Homar Leuci ed Ettore Favia, due apneisti uniti da una forte passione per il mondo subacqueo. Si conoscono nel 2006, durante quello che all’epoca rappresentava il miglior programma di formazione per istruttori di apnea.

Le loro strade si differenziano: Homar prosegue il cammino come atleta professionista, diventando recordman mondiale e punto di riferimento nell’apnea profonda Italiana ed Internazionale; Ettore, invece, segue un percorso aziendale e manageriale, mantenendo l’apnea come passione personale.

Si ritrovano anni dopo, nelle acque di Sharm el-Sheikh, in occasione di uno dei record di Homar. Tra un tuffo e l’altro, nasce l’idea: fondare insieme una scuola che unisse metodo, esperienza e visione, dando vita a un progetto innovativo nel panorama degli sport acquatici.

Nel 2022 nasce Liquidum: una scuola di apnea fondata su protocolli strutturati, standard di qualità elevati e radici atletiche profonde, ispirata all’esperienza sportiva e didattica di Homar, unita a quella aziendale e manageriale di Ettore.

Dopo tre anni di lavoro condiviso e dopo aver raggiunto l’importante traguardo di diventare, nel 2025, il primo centro PADI Freediver in Italia con oltre 300 certificazioni emesse, Ettore lascia il direttivo dell’associazione e passa il testimone a Homar, che oggi guida con determinazione il progetto, affiancato da un team di istruttori da lui stesso formati

Liquidum oggi: oltre l’apnea

Liquidum oggi non è più solo una scuola di apnea. È un movimento, un’opportunità di crescita personale e professionale, o come piace chiamarla ai più: una “tribù”.

È un luogo dove la passione si trasforma in metodo, dove la tecnica diventa strumento di evoluzione, e dove ogni istruttore può trovare un terreno fertile per esprimere se stesso.

Liquidum è oggi una piattaforma viva, che promuove un approccio integrato al corpo e alla mente.

Attraverso protocolli innovativi, metodologie avanzate e un nuovo modello di formazione, Liquidum sta contribuendo a ridefinire il concetto stesso di apnea.

Ma non solo: il suo impatto si estende al mondo del fitness, del wellness e della formazione.

Liquidum è una scuola di pensiero.

Un’esperienza capace di riscrivere i propri limiti, di gestire le proprie paure, di esternare il proprio io le aspirazioni, è una vera rivoluzione della persona. Un viaggio interiore, un respiro dopo l’altro.

Liquidum è V.I.T.A.

Ventilazioni Integrate e Tecniche Avanzate

È il futuro dell’apnea.

È il futuro di chi ha scelto di vivere intensamente la propria evoluzione.

Foto mezzo busto di Homar Leuci con muta Liquidum

Homar Leuci

Mi ritengo una persona privilegiata perché, nella vita, ho potuto realizzare il mio sogno: competere in apnea e diventare l’atleta italiano più profondo al mondo.

La mia carriera professionale è cominciata a 25 anni dopo avere visto il film “Le Grand Bleu” di Luc Besson. Sebbene l’immagine che nel film si dava di Enzo Maiorca non corrispondesse alla reale caratura della persona, nei fui comunque attratto. 

Approfondii così la storia di Maiorca, restai ammirato dalla sua volontà di sfidare i più grandi del tempo e sentii nel profondo del cuore che, come lui, avrei dedicato la mia vita all’apnea e mi sarei impegnato per diventare l’apneista italiano più profondo della storia. Da quel preciso momento trovai uno scopo, un modello da seguire e  tutte le mie energie si sono concentrate su quell’unico fondamentale obiettivo. Ancora oggi ricordo con grande emozione il mio primo e più importante record di profondità che stabilii nel 2005, in occasione della gara organizzata in memoria di Rossana Maiorca, figlia di Enzo, presso il diving Di dato di Siracusa.

Quando tutto ebbe inizio avevo già concluso gli studi in economia e commercio ma ero determinato a realizzare il mio sogno e, quindi, cominciai a dedicarmi giorno e notte a imparare, praticare ed allenare l’apnea. Il percorso per diventare un apneista professionista è stato lungo e, prima di condurmi all’ultimo e più importante record, è stato irto di ostacoli, gioie, battute di arresto e ripartenze. Durante questa parabola, fitta di record in varie discipline, medaglie d’oro mondiali, vittorie e sconfitte, ho affrontato situazioni critiche e imparato l’importanza dell’autodisciplina, della gestione dello stress, della leadership personale e di gruppo. Parallelamente alla mia attività di atleta ho infatti conseguito il diploma di istruttore e allenatore di apnea potendo così aiutare centinaia di persone a realizzare i loro sogni. 

L’apnea mi ha insegnato una cosa fondamentale, ovvero che quando ci si adagia su uno status raggiunto, seguono puntuali le battute d’arresto. E’ in quelle fasi della mia carriera che ho compreso l’importanza di mantenermi curioso ed aperto a nuovi metodi di fare apnea e, soprattutto, di prepararla mentalmente e fisicamente senza accontentarmi dei risultati raggiunti.

Negli anni ho approfondito tematiche di psicologia dello sport ed avuto l’opportunità di confrontarmi con esperti del settore, grandi coach e atleti che hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze.

Nell’ultima parte della mia carriera, realizzato il mio sogno e divenuto l’apneista italiano più profondo di sempre grazie alla quota raggiunta di -124 metri in assetto costante,, ho deciso di dare corpo all’ultima e più grande lezione che l’apnea competitiva mi abbia dato: gli obiettivi non si raggiungono da soli e, spesso, se siamo aperti abbastanza, possiamo trovare al di fuori di noi grandi risorse e opportunità per crescere. Questo per me è il valore profondo del condividere conoscenza. Questo è LIQUIDUM.

Foto mezzo busto di Ettore Favia con muta Liquidum

Ettore Favia

Posso dire di avere due vite, una prima ed un’altra dopo avere imparato l’apnea subacquea.

Ho iniziato la mia carriera professionale conseguendo il brevetto di pilota di aeroplano e proseguendo la mia formazione di pilota all’estero dove, in un ambiente internazionale e multiculturale, ho avuto l’opportunità di sperimentare i più avanzati modelli del tempo in materia di formazione e addestramento.

Dopo 6 anni nel settore aeronautico, ho ricominciato tutto daccapo passando dal pilotaggio degli aeroplani al “pilotaggio” delle aziende, avviando start-up e ricoprendo ruoli di leadership in ambienti corporate. È in questi anni caratterizzati da frenetici ritmi di lavoro che, grazie all’apnea, ho imparato ad ascoltare il mio corpo capendo quando rallentare i ritmi, e trovato sollievo dallo stress lavorativo frequentando il mare tutto l’anno.

Non mi ritengo un apneista “naturale” o di talento. Durante il mio primo corso di apnea, pur raggiungendo ottimi risultati in statica, faticavo a compensare le orecchie.  Il mio istruttore continuava ad invitarmi a rilassarmi ma non riusciva a darmi una precisa soluzione tecnica. Nel 2004 non esistevano protocolli per imparare la compensazione e tutto era rimesso alle doti naturali delle persone.

Fu grazie alla voglia di ricerca – che mi ha portato negli anni a confrontarmi con i maggiori esperti di compensazione in giro per il mondo – alla disponibilità a rivedere costantemente il mio modo di fare apnea, ed alla mia esperienza in campo formativo, che risolsi il problema. Arrivai così ad ottenere il mio brevetto da istruttore nel 2006 e le mie migliori prestazioni non competitive in assetto costante negli anni successivi. Ritengo che l’avere letteralmente “costruito” la mia apnea applicando un metodo rigoroso in stile aviatorio, mi consenta di meglio comprendere i problemi dei miei allievi e di aiutarli efficacemente a risolverli.

L’ultimo salto di qualità l’ho fatto un paio di anni fa grazie ad un incontro casuale a Sharm el-Sheikh con l’amico e campione di apnea Homar Leuci. Io mi allenavo in costante praticando nuovi protocolli di compensazione, mentre lui stava preparando il record italiano bi-pinne in assetto costante.

Decisi allora di provare i protocolli da lui sviluppati sull’allenamento metabolico per l’apnea. Il risultato sulla mia apnea fu sorprendente. Nei giorni a seguire cominciammo a realizzare che i rispettivi trascorsi ed il bagaglio di esperienze a nostra disposizione, non solo apneistiche ma anche in campo formativo, fossero tali da consentirci di costruire un progetto nuovo in campo apneistico. Una piattaforma innovativa destinata a portare l’apnea ad un pubblico più vasto grazie all’insegnamento di tecniche efficaci ed alla portata di tutti. In una parola: LIQUIDUM.

Foto mezzo busto di Homar Leuci con muta Liquidum

Homar Leuci

Mi ritengo una persona privilegiata perché, nella vita, ho potuto realizzare il mio sogno: competere in apnea e diventare l’atleta italiano più profondo al mondo.

La mia carriera professionale è cominciata a 25 anni dopo avere visto il film “Le Grand Bleu” di Luc Besson. Sebbene l’immagine che nel film si dava di Enzo Maiorca non corrispondesse alla reale caratura della persona, nei fui comunque attratto. 

Approfondii così la storia di Maiorca, restai ammirato dalla sua volontà di sfidare i più grandi del tempo e sentii nel profondo del cuore che, come lui, avrei dedicato la mia vita all’apnea e mi sarei impegnato per diventare l’apneista italiano più profondo della storia. Da quel preciso momento trovai uno scopo, un modello da seguire e  tutte le mie energie si sono concentrate su quell’unico fondamentale obiettivo. Ancora oggi ricordo con grande emozione il mio primo e più importante record di profondità che stabilii nel 2005, in occasione della gara organizzata in memoria di Rossana Maiorca, figlia di Enzo, presso il diving Di dato di Siracusa.

Quando tutto ebbe inizio avevo già concluso gli studi in economia e commercio ma ero determinato a realizzare il mio sogno e, quindi, cominciai a dedicarmi giorno e notte a imparare, praticare ed allenare l’apnea. Il percorso per diventare un apneista professionista è stato lungo e, prima di condurmi all’ultimo e più importante record, è stato irto di ostacoli, gioie, battute di arresto e ripartenze. Durante questa parabola, fitta di record in varie discipline, medaglie d’oro mondiali, vittorie e sconfitte, ho affrontato situazioni critiche e imparato l’importanza dell’autodisciplina, della gestione dello stress, della leadership personale e di gruppo. Parallelamente alla mia attività di atleta ho infatti conseguito il diploma di istruttore e allenatore di apnea potendo così aiutare centinaia di persone a realizzare i loro sogni. 

L’apnea mi ha insegnato una cosa fondamentale, ovvero che quando ci si adagia su uno status raggiunto, seguono puntuali le battute d’arresto. E’ in quelle fasi della mia carriera che ho compreso l’importanza di mantenermi curioso ed aperto a nuovi metodi di fare apnea e, soprattutto, di prepararla mentalmente e fisicamente senza accontentarmi dei risultati raggiunti.

Negli anni ho approfondito tematiche di psicologia dello sport ed avuto l’opportunità di confrontarmi con esperti del settore, grandi coach e atleti che hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze.

Nell’ultima parte della mia carriera, realizzato il mio sogno e divenuto l’apneista italiano più profondo di sempre grazie alla quota raggiunta di -124 metri in assetto costante,, ho deciso di dare corpo all’ultima e più grande lezione che l’apnea competitiva mi abbia dato: gli obiettivi non si raggiungono da soli e, spesso, se siamo aperti abbastanza, possiamo trovare al di fuori di noi grandi risorse e opportunità per crescere. Questo per me è il valore profondo del condividere conoscenza. Questo è LIQUIDUM.

Homar Leuci

Mi ritengo una persona privilegiata perché, nella vita, ho potuto realizzare il mio sogno: competere in apnea e diventare l’atleta italiano più profondo al mondo.

La mia carriera professionale è cominciata a 25 anni dopo avere visto il film “Le Grand Bleu” di Luc Besson. Sebbene l’immagine che nel film si dava di Enzo Maiorca non corrispondesse alla reale caratura della persona, nei fui comunque attratto. 

Approfondii così la storia di Maiorca, restai ammirato dalla sua volontà di sfidare i più grandi del tempo e sentii nel profondo del cuore che, come lui, avrei dedicato la mia vita all’apnea e mi sarei impegnato per diventare l’apneista italiano più profondo della storia. Da quel preciso momento trovai uno scopo, un modello da seguire e  tutte le mie energie si sono concentrate su quell’unico fondamentale obiettivo. Ancora oggi ricordo con grande emozione il mio primo e più importante record di profondità che stabilii nel 2005, in occasione della gara organizzata in memoria di Rossana Maiorca, figlia di Enzo, presso il diving Di dato di Siracusa.

Quando tutto ebbe inizio avevo già concluso gli studi in economia e commercio ma ero determinato a realizzare il mio sogno e, quindi, cominciai a dedicarmi giorno e notte a imparare, praticare ed allenare l’apnea. Il percorso per diventare un apneista professionista è stato lungo e, prima di condurmi all’ultimo e più importante record, è stato irto di ostacoli, gioie, battute di arresto e ripartenze.

Durante questa parabola, fitta di record in varie discipline, medaglie d’oro mondiali, vittorie e sconfitte, ho affrontato situazioni critiche e imparato l’importanza dell’autodisciplina, della gestione dello stress, della leadership personale e di gruppo. Parallelamente alla mia attività di atleta ho infatti conseguito il diploma di istruttore e allenatore di apnea potendo così aiutare centinaia di persone a realizzare i loro sogni. 

L’apnea mi ha insegnato una cosa fondamentale, ovvero che quando ci si adagia su uno status raggiunto, seguono puntuali le battute d’arresto. E’ in quelle fasi della mia carriera che ho compreso l’importanza di mantenermi curioso ed aperto a nuovi metodi di fare apnea e, soprattutto, di prepararla mentalmente e fisicamente senza accontentarmi dei risultati raggiunti.

Negli anni ho approfondito tematiche di psicologia dello sport ed avuto l’opportunità di confrontarmi con esperti del settore, grandi coach e atleti che hanno arricchito il mio bagaglio di conoscenze.

Nell’ultima parte della mia carriera, realizzato il mio sogno e divenuto l’apneista italiano più profondo di sempre grazie alla quota raggiunta di -124 metri in assetto costante,, ho deciso di dare corpo all’ultima e più grande lezione che l’apnea competitiva mi abbia dato: gli obiettivi non si raggiungono da soli e, spesso, se siamo aperti abbastanza, possiamo trovare al di fuori di noi grandi risorse e opportunità per crescere. Questo per me è il valore profondo del condividere conoscenza. Questo è LIQUIDUM.

Il nostro staff

Roberto Zatti

Appassionato di acqua da tanti anni sono istruttore subacqueo e mi sono avvicinato all’apnea nel tempo libero. Ho intrapreso l’attività di istruttore di apnea grazie al percorso PADI e sono subito stato rapito dal mondo Liquidum per la sua completezza e apertura a tutti i livelli. Amo viaggiare e farvi scoprire l’apnea nel miglior modo possibile e senza stress.

Raffaella Colombo

L’acqua è l’elemento in cui da sempre la mia mente si rilassa, trovo il silenzio e accendo le mie passioni. L’incontro con Homar e la sua apnea, al mare, mi ha rapito, per la passione, competenza, sicurezza e visione. Il mio percorso continua, curiosa, ora anche con l’obiettivo di trasmettere questa passione a più persone possibili attraverso l’insegnamento.

Mattia Marzo

La mia profonda passione per il mare mi ha portato a scoprire l’apnea quasi per caso diversi anni fa e, nel tempo, ho percorso tutta la strada dal primo livello fino a diventare istruttore. Da sempre seguo gli insegnamenti di Homar che della sua esperienza da atleta e campione del mondo ne ha fatto una didattica che trovo completa e innovativa e che insegno a mia volta ai nostri corsisti.

Fabio Riccobene

Sono istruttore Liquidum e apneista con un approccio tecnico e consapevole. Ho iniziato l’apnea per curiosità e l’ho trasformata in un percorso fatto di metodo, ascolto e voglia di condividere. Oggi insegno nei corsi Freediver e guido gli allenamenti in diversi impianti per chi vuole scoprire o approfondire il freediving.

Guido Rognoni

Sono istruttore subacqueo Padi da oltre 20 anni e deciso di rimettersi in gioco anche nell’apnea. Conosco Liquidum dalla sua creazione e trovo questo metodo d’insegnamento geniale a tal punto che mi sono lanciato a capofitto in questa realtà.

Costanza Bonoldi

Liquidum è arrivata per me in modo inaspettato e non ne è più uscita. Mi permette di entrare in una dimensione tutta mia, senza sopra né sotto, dritto o storto. Poter condividere questa libertà è una bellissima esperienza.

Vittorio Lenzo

Nato al mare, sono da sempre un apneista istintivo e da quando ho abbracciato la scuola di apnea Liquidum ho trovato la chiave per capire l’apnea e trasmettere la mia passione. Sono istruttore e tengo corsi di apnea dal 2024.